Come non si fa (2): la Battaglia dei Bastardi (Game of Thrones)

Prima che a qualcuno parta un embolo, lasciate che ve lo dica: a me Game of thrones piace, e l’ultima serie in particolare mi piace pure. Non solo, trovo che mediamente la serie sia migliore dei libri. Ad esempio, sono stata molto grata del fatto che gli sceneggiatori abbiano dato un senso alla gita campestre di Brienne e Pod, o che abbiano scorciato di brutto tutta la menata su quei mongoli a rotelle degli Ironborns.

Oggi però non voglio parlare della storia nel suo insieme, bensì voglio concentrarmi su una scena in particolare, la scena clou dell’ultima serie, la Battaglia dei Bastardi.

Trattandosi di un post puramente tecnico, cercherò di fare meno spoilers possibili, ma qualcuno ci potrebbe sempre scappare. Ergo siete avvisati.

Cominciamo con gli aspetti positivi di questa scena:

-Sul lato visivo, c’è poco da dire. La fotografia è bella, il ritmo è buono, la musica anche. E’ una scena divertente da vedere, a differenza di quell’altra merda stellare in Vikings.

-Certi spunti erano ben trovati. Mi fa piacere che finalmente si comincino a vedere degli sforzi per far apparire le battaglie più verosimili (manovre, trucchi, movimenti coordinati, etc.) e meno burine.

Cosa intendo per “burine”? Intendo quando due gruppi incasinati si corrono addosso a cazzo di cane con musica epica e scatenano un mischione molto virile di gente che mena a caso facendo facce molto maschie e scuotendo le villose barbe. L’ultima battaglia del film del Signore degli Anelli, per intendersi. Le scene così le odio.

Nel caso in esame c’è chiaramente il tentativo di mostrare dei professionisti coordinati, e ciò è bene.

Purtroppo però restano dei problemi.

Partiamo dalla situazione: Gianni Neve deve scannarsi con Ramsay. Ramsay è spalleggiato dagli Umbers e di Karstarks, due delle maggiori case del Nord, e vanta più del doppio degli effettivi rispetto a Gianni.

La notte prima dello scontro, Gianni e Capitan Cipolla convengono che devono indurre Ramsay a inseguirli e scavare trincee laterali per proteggere i fianchi.

Primo problema: scavare una trincea è un lungo lavoro, e un lavoro faticoso. Gianni SA da giorni che la lotta sarà impari, avrebbe dovuto adoperarsi almeno dalla mattina prima a scavare delle difese.

Secondo: le trincee sono, appunto, faticose e lunghe da fare. Probabilmente Gianni e i suoi farebbero prima e meglio a piantare in terra pali appuntiti, o legare legni aguzzi tra loro per creare dei proto-cavalli di frisia. E’ più rapido, il legno non manca, e probabilmente costa molta meno fatica.

Ad ogni modo tutto ciò si risolve in nulla perché troviamo subito il problema numero tre.

Dove sono ‘ste trincee?

Peraltro, visto che il grosso dell’esercito di Gianni è fatto di wildlings, forse sarebbe stato meglio tentare di attirare Ramsay in una zona boscosa, più che non sfidarsi su un pratino più o meno pianeggiante. Questo però non è un difetto stricto sensu, in quanto nessuno dei tizi coinvolti è un tattico collaudato. Plus, esigenze di tempo, e ok.

Veniamo a quello che però è un problema: l’equipaggiamento.

Pochissimi portano l’elmo. E non dico i wildlings, ma anche i cattivi. L’elmo è il pezzo di armatura che qualcuno si procura prima di tutto. Perché in tv la gente deve sempre andare in giro a pera con la capoccia scoperta?

Plus, com’è che nell’esercito di Gianni quasi nessuno porta uno scudo? Uno scudo non è roba particolarmente complicata da fare, è utilissima, e richiede poco o punto metallo.

E parlando di pochissimo sforzo e metallo: qualcuno poteva dare una cazzo di clava al gigante?

E’ una bestia di quindici metri che spacca la gente in due e spappola cavalli a cazzotti, e non serve quasi a nulla! Non ha nemmeno un effetto psicologico sui nemici!

Nel cerchio rosso, il personaggio più sprecato della serie

Ci voleva tanto a tirare giù un abete e metterglielo in mano? E’ come andare in battaglia con un Merkava senza munizioni! Ok, va bene, puoi spiaccicarci qualcuno passandoci sopra coi cingoli, ma non stai davvero approfittando delle potenzialità di questo gioiellino!

Ma torniamo alla tattica.

I nostri sono schierati. Da una parte Gianni, che ha soprattutto fanteria, un po’ di arcieri e un po’ di cavalieri, dall’atra Bolton, che ha il doppio della gente. Entrambi hanno piazzato gli arcieri in prima fila.

Ok, è una scelta difendibile. Io li avrei messi dietro, ma hey, va bene anche così.

Storia a parte, ci troviamo all’inizio con un Gianni Neve da solo, al centro del campo di battaglia, a tiro delle frecce Bolton. Siccome ormai è lì, Gianni decidere di caricare i Boltons da solo.

Ora, vi parrà strano, ma questa scena non mi pare del tutto folle. Gli arcieri Bolton stanno tirando a campana, e Gianni è esposto. Ha due scelte: ritirarsi, o avanzare, dacché le due scelte lo tolgono dalla “fascia bersaglio” dei dardi.

Peraltro, è realistico il fatto che la carica duri poco, ed è verosimile che Gianni riesca a saltare di sella prima di restare incastrato sotto il cavallo.

Il problema in questo frangente non è tanto Gianni, quanto la sua cavalleria.

In primis, prima lo lasciano correre avanti allo scoperto e solo dopo si svegliano “oh cazzo, già, è il comandante, ‘ndiamo a ripigliaccelo!”. Meh.

Quello che però ha di buono questo passaggio è che i cavalieri cavalcano lancia in resta e “lunghi”, con staffe basse, come facevano, con ogni probabilità, i catafratti europei. Un bel dettaglio. Anche contando che, nell’urto della lancia, il cavaliere deve spingere avanti il bacino stendendo le gambe, per scaricare la botta sulle spalle del cavallo e non sui suoi lombi (le zampe anteriori del cavallo sono quelle che portano meglio il peso e le botte).

A sinistra, un fotogramma del film. A destra, miniatura sul romanzo di Yvain o Il cavaliere del leone, Chrétien de Troyes (XIII° secolo). Notare, a destra, i piedi spinti avanti rispetto al centro di gravità del cavaliere.

Tornando a noi, la cavalleria Bolton carica.

Perché?

La cavalleria Snow sta entrando nella portata degli arcieri. A meno che la portata dei tuoi archi non sia 20m scarsi, non sarebbe meglio scompaginarli un po’ prima di buttare le tue truppe d’élite nel gioco?

Nevermind, le due cavallerie si schiantano l’una contro l’altra, e Gianni Neve nel mezzo sblocca la Modalità Eroe e diventa invulnerabile.

No, sul serio, la battaglia è figa e tutto, ma Giovanni Neve che passeggia in giro mentre il resto del mondo lo schiva in automatico proprio non si può vedere. C’è perfino un momento in cui si ferma per diversi secondi di sguardo intenso!

Comunque, mentre Gianni se ne va in giro invulnerabile a cavalli e tizi, i Boltons decidono di tirare altre frecce.

Su un mischione?

Perché?

Ok che Ramsay è tanto kattyvo, ma falciare i propri cavalieri è da fessi e basta!

Un cavaliere è un guerriero d’élite. E’ estremamente costoso, al punto che interi sistemi politico-economici sono stati costruiti attorno ad esso, per rendere possibile il suo addestramento ed equipaggiamento. Basti pensare che in epoca feudale l’indennizzo da versare al signore per la morte di un suo féal era moltiplicato nel caso il tizio fosse stato un guerriero montato.

Non solo: Gianni Neve ha, bene o male, lasciato entrare un putiferio di wildlings. I Boltons avranno bisogno di uomini per dar loro la caccia e controllare il Nord. Perché dovrebbero sterminarsi la cavalleria da soli?

Dico sterminarsi perché, a un certo punto, i cavalli spariscono. Quindi i fatti sono due: o i cavalieri di Gianni e di Ramsay si sono annientati vicendevolmente (nonostante quelli di Ramsay fossero il doppio in numero e, si suppone, meglio nutriti e riposati), o Ramsay è riuscito a spacciare tutti i suoi guerrieri migliori a botte di “esigenza di trama”.

E parlando del campo, questa è la situazione:

Il cavaliere sulla sinistra funge da riferimento: ‘sti mucchi sono alti il doppio di un uomo a cavallo!

Ora, ok che avete tritato mille cavalieri e spicci, ma ‘sti mucchi da dove escono?

I mucchi di cadaveri hanno di solito 2 origini: gente che muore contro un ostacolo architettonico; qualcuno che sposta i cadaveri. Non è la prima, visto che siamo in pianura, e non è la seconda visto che nessuno ha l’agio di farlo.

Ne deduco che sia andata così.

Anyway, Ramsay, tutto felice del fatto che ora l’intero Nord non ha più un solo cavaliere nell’esercito, manda la fanteria: i suoi e gli Umbers, che dovrebbero essere a cavallo ma sono a piedi perché boh, sticazzi.

Gli Umbers caricano e spariscono. No, davvero.

Con Umbers…

Senza Umbers…

Errore di editing, son sicura, ma comunque…

Quando ricompaiono, scalano i mucchi di morti e scendono nella fossa insieme ai wildlings. Buonsenso vorrebbe restassero sulla cresta per ributtare sotto chiunque cerchi di scappare. Ma no, il capoccia degli Umbers deve scendere nel merdaio e ritrovarsi così pigiato che tra lui e Thormund parte un match di testata nel muso.

Frattanto, i fanti dei Boltons accerchiano per benino Gianni e i suoi, che li lasciano fare perché…

Boh. Perché dargli fastidio sarebbe stato scortese.

Accerchiati i dodo, i Boltons iniziano la fiera dello spiedino. E niente da dire qui, la manovra è bella e fatta bene, e visualmente è molto carina. Però, giusto per fiscaleggiare, direi che le lance sono tenute troppo in avanti.

Niente impedirebbe ai wildcosi di agguantarle e sfasciare la linea. Niente a parte la buona creanza, ovviamente.

Devo dire però che la prima linea con la spada è molto caruccia, offre scenette memorabili.

Knock knock… oh shit…

Ho sinceramente apprezzato la parte in cui Gianni Neve viene pesticciato nella merda e nel sangue. E’ realistica e ben fatta. Un po’ lunghetta, magari, e la musica struggente stona con il realismo crudo del momento, ma hey, bella comunque.

Quello che invece mi ha fatto cascare le braccia è l’arrivo dei rinforzi.

Tre osservazioni e poi giuro smetto di scassare le palle:

  • Per arrivare a Winterfell, i cavalieri del Vale devono aver attraversato un territorio molto vasto. Vista la celerità con cui arrivano dopo l’appello di Sansa, si suppone che abbiano usato la King’s Road, che se s’impelagavano per bozzi e grottoni ciao. Insomma, c’è un esercito di diverse centinaia di cavalieri in armi che avanza sulla via maestra, com’è che non c’è stato un solo fesso che li ha visti ed ha avvertito Ramsay?
  • I cavalieri del Vale arrivano a battaglia iniziata (quasi finita) e attaccano subito. Si suppone che siano arrivati in un rush di marce forzate per fare in tempo. I loro cavalli dovrebbero essere esausti, i loro uomini stanchi. Sembra poco probabile che possano passare sopra una fanteria perfettamente organizzata (e notevolmente lenta di reazione! Secondo me Ramsay ha pochi sergenti…) manco fossero una schiacciasassi sui marshmellows. Sarebbe stato meglio, a parer mio, se la vittoria dei rinforzi fosse da attribuire più a un effetto psicologico (panico e fuga della fanteria), ma tant’è…
  • Tanti complimenti a Sansa che prima sfrangia la minchia a Gianni “non hai chiesto il mio parere per i piani di battaglia”, e poi se ne esce “oh sì, avevo 1000 cavalieri di scorta nascosti nel culo, non te l’ho detto perché ci tenevo a farti una sorpresa!”. Se Gianni avesse saputo che i rinforzi stavano per arrivare, forse, forse avrebbe potuto organizzarsi diversamente. E forse quella piaga di tuo fratello Rikon sarebbe ancora in vita. Ma bon, era un personaggio marginale in ogni caso.

 

E poi well, c’è la fine, con Ramsay rimasto praticamente solo dopo aver tirato il suo intero esercito nel tritacarne. Non che non sia mai successo nella Storia, ma bon, m’è parso un pochettino cliché.

E questo è quanto. Sì, la battaglia è uno spasso da guardare! Sì, rispetto alla media delle battaglie in tv è comunque buona. Però ecco… secondo me c’è ancora del margine.

Parlando di clichés, m’importa ‘n cazzo se l’ha già detto in diecimila, ma Lyanna Mormont spakka!

MUSICA!

36 thoughts on “Come non si fa (2): la Battaglia dei Bastardi (Game of Thrones)

  1. Mi fa incazzare che gli eroi dei film non c’hanno mai l’elmo in testa. Capisco che il pubblico deve guardarli in faccia ed essere in grado di distinguerli dalle altre comparse, ma preferirei un compromesso, a questo punto.

      • Vero terribilmente vero, totalmente vero… comunque è la saga che ritengo più realistica nonostante sia un fantasy (un pessimo fantasy, anche se una buona saga). Riguardo le battaglie lasciamo perdere… Credo che gli unici due (scrittori) che sappiano di cosa si parla siano Turtledove e Gemmell, gli altri va bè lasciamo fare va.
        Ma del resto piace a tutta quella gente… che pensa che Annibale sia rimasto in Italia 2 settimane (tipo vacanza last minute). Piace anche a me, sebbene con alti e bassi.
        Come prodotto televiso è uno dei migliori, i duelli sono molto belli (alcuni dai) ma le grandi battaglie mah… Il resto è intrattenimento. Anche i libri peccano del difetto di inconsistenza degli attacchi dal Nord… Hai fatto la Barriera per tenere fuori chissà chi poi arriva la cavalleria Baratheon e spazza via tutti? E allora non lo fare il muro, allora non ti rompe’ le scatole…
        Sui cavalli poi vorrei spezzare una lancia (ahah) e far provare a chiunque ad attraversare a cavallo ed equipaggiamento un bosco, soprattutto se non ci sono strade o sentieri.
        E ora vado a letto che sento la quinta pinta aver fatto effetto, e chissà cosa ho scritto.

      • Well, sul muro a dir la verità la ragione c’è: non è stato costruito contro i wildlings, ma contro il Night King. Infatti gli zombies non lo possono passare (almeno per ora).
        Per il resto, seppur con qualche difetto, nell’insieme la trovo una serie fatta bene (attori bravi, sceneggiatura ganza, bei costumi ecc.). Certa roba va ancora migliorata, ma sono sulla buona strada.
        Poi bon, per la media dei film fantasy è ORO.

      • Si si concordo con la conclusione, anzi lo ribadisco, è cento volte meglio di tutto quello che s’è visto. Sul muro c’hai ragione, ma si capisce dai libri, mentre dalla serie tv sembra che ok, bravi tutti ma vengo con 4 cavalieri e vinco! (Ok, erano 10.000 … ma vai tu ad addestrare 10.000 cavalli, 10.000 guerrieri, 10.000 tonnellate di biada…).
        Ma concordo, è uno dei migliori prodotti fantasy di sempre.

  2. Fanti sumeri: armi (il più delle volte lancia più ascia o spada corta di bronzo), elmo e scudo.

    Eroe di GoT a caso: armi (il più delle volte spade a una mano) e armatura completa, ma privi di elmo e scudo.

    Io scommetterei di brutto sui fanti sumeri. Ma anche su Brancaleone da Norcia a questo punto.

    Comunque entrambi i comandanti sono due brodi, specialmente Gianni Neve ma anche Isola-corvo Bullonesopra non ci scherza.
    Gianni Neve fa una filippica lunga tre ore sulle possibile tattiche da adoperare in battaglia e poi si risolve tutto con un “Caricaaah” stile Strurmtruppen, ma siccome ce l’ha scritto in fronte che ce lo dovremo puppare fino alla fine della serie uscirà illeso e vittorioso, anche grazie al provvidenziale intervento dei cavalieri alleati che putacaso arrivano proprio mentre l’armata di Gianni stan per essere sterminata. Quando si dice il culo.
    Isola-corvo invece di piazzare i suoi arcieri DIETRO le sue falangi, Assiri & Persiani docet, li lascia esposti alla carica della cavalleria avversaria ed è costretto a caricare con la sua cavalleria provocando un frontale disastroso per entrambi gli schieramenti durante il quale gli arcieri continuano a tirare sul mischione con la loro cavalleria davanti (quindi presumo che due colpi a segno su tre saranno “fuoco amico”, il che spiega perché lo scontro tra cavallerie finisca in pareggio).

    Annibale, salvaci tu!

    • presumo che due colpi a segno su tre saranno “fuoco amico”

      Dopotutto nel mischione 2/3 dei cavalieri coinvolti son Bulloni.

      Se anche i tizi del Vale non fossero arrivati, Ramsay avrebbe vinto a prezzo altissimo. Ovvero, con più del doppio degli effettivi, finirebbe con un unico reparto sopravvissuto. FOR THE WINZ!

      • Già, l’avevo dimenticato. Quindi la percentuale di fuoco amico sale da 2/3 dei colpi a segno a un ancora più tragico 7/9-8/9, almeno al momento dell’impatto tra le due cavallerie. Perché un conto è tirare a parabola sopra la propria cavalleria quando è ancora lontana dal nemico, un altro conto è tirare contro i cavalieri avversari con la propria cavalleria immediatamente nei pressi, proprio sulla linea di tiro.

        IMHO più che cavalieri mi sembrano cavalleggeri o cavallerizzi, cavallo completamente scoperto e cavaliere poco protetto. Alcuni non caricano nemmeno di lancia ma di spada (dotare tutti i cavalleggeri di lancia sarebbe stato troppo saggio e avrebbe aumentato in modo intollerabile la qualità dello show). Forse gli Uomini del Nord preferiscono combattere da Uscarli, come fanteria pesante. Ma alla fine non si capisce come Bullonesopra possa aver perso un numero così incredibile di uomini contro un esercito che era poco meno della metà del suo, peggio organizzato e peggio equipaggiato. Il grosso dell’esercito di Gianni era fanteria leggera armata alla meno peggio e senza esperienza di combattimento in formazione, praticamente un’armata di Teutoni se non peggio.

    • Perché nelle serie gli arcieri tendono a sparire. In Vikings era uguale. Un attimo ci sono arcieri, un attimo dopo solo aria fina. La struttura atomica dell’arciere fantasi è molto instabile ù_ù

      • eheh magnifica definizione… la volatilità degli arcieri… del resto poi tocca incentrare le trame su altro, vuoi mettere una bella carica di cavalleria come spacca! Se la fai franare contro barriere spuntoni e … frecce a pioggia, niente più pathos! 🙂

  3. Sulla battaglia non mi pronuncio, GoT non mi piace e non lo seguo – sono un nerd anomalo, mi spupazzo solo i riassuntoni di selezionatissimi blogger scazzati – però è stato un articolo sia interessante che divertente! Dopo che avrai scritto un libro di storia con questo stile, fanne anche uno sull’arte della guerra, con gli esempi buffi pescati dalla stora 😀

    Di palo in frasca, visto che ti piacciono le analisi di situazioni di battaglia e loro svarioni, ti consiglio il primo tankobon di La leggenda di Arslan in versione Arakawa (quella di Full Metal Alchemist): se lo farai, tieni lontani da te gli oggetti taglienti e appuntiti! Un’anticipazione: il re, a capo di un esercito mai sconfitto, ordina una carica di cavalleria. Quando c’è la nebbia! XD

    • Me la segno 😀 Anche se devo dire che sogno un mondo in cui l’eroe andrà in giro con l’elmo, la fanteria non correrà in giro a cazzo di cane e la cavalleria cataffratta non caricherà spada in pugno sotto la pioggia torrenziale. Un mondo in cui i cattivi sappiano il fatto loro e in cui i buoni debbano dare prova di superiore intelletto e capacità per poter vincere!

      • Beh, in Arslan, il protagonista usa un elmo, nel primo tankobon – l’unico che ho osato leggere. Certo, era un elmo tutto d’oro: vale? 😛
        (Btw, ho tentato una reccy acida e cattiva, ma non sono capace 😛 )

      • Ringrazio Godmar per la correzione. Ho usato il termine sbagliato: non intendevo “fragile” nel senso di avere le stesse proprietà meccaniche del vetro, che non si deforma ma va facilmente in frantumi. Sbagliando terminologia, intendevo “fragile” come “poco resistente agli urti”.

    • L’elmo d’oro massiccio è una trashata perché l’oro a parità di spessore pesa quasi tre volte tanto l’acciaio ed è molto, mooolto più fragile.

      Non è cattiveria, è buonsenso.

      • Assolutamente d’accordo, e vale anche per la carica di cavalleria nella nebbia: se non ti sta inseguendo un mostro, tu non corri senza vedere dove stai andando, immagino!
        Nel solo primo numero di quel manga c’è tanta di quella roba insensata (l’elmo è solo la ciliegina su una torta fatta di sciatteria)…

      • Daniele, c’è anche da dire però che un conto è se lo indossa in battaglia, un altro conto è se lo indossa in parata. Da studioso di storia ho visto parecchie trashate in fatto di armi e armature, ma si tratta (quasi) sempre di armi e armature cerimoniali, come le asce bipenni cretesi o le mazze ghaznavidi in oro massiccio (lol), oppure l’inesauribile campionario di armi assurde originarie del subcontinente indiano o dell’Africa subsahariana.

        Uno dei pochi manga fatti relativamente bene in fatto di armi&armature è Vinland Saga. Ci sono trashate tipo Thorkell alto 2 metri e 50 che brandisce insieme due asce danesi, ma in massima parte è ben fatto.

      • Anche io ho fatto quella considerazione, ma Arslan indossa l’elmo d’oro in battaglia, poi c’è da dire che i personaggi paiono kryptoniani, per quanto son forti, perciò forse non gli pesava troppo 😛
        Se ti capita, prova a leggerlo, il primo numero, ma preparati a farti sanguinare il cervello!

      • Giusto per essere ancora più pignolo e scassaballe: l’oro è tutto fuorchè fragile, bensì l’esatto opposto, cioè duttile. Il che significa che se preso a mazzate si deforma facilmente, ma difficilmene si spacca. In ogni caso sono d’accordo, l’oro è una merda per fare elmi.

  4. Ciao Tennger, stavo per chiederti se il tuo nick, Tenger, fosse un richiamo a Tengri, la divinità suprema del Tengrismo ma poi ho notato che il tuo nick ha due N quindi… ho assaporato la delusione. 😛

    • Ai tempi avevo scelto “Tenger” non per la divinità, ma per il significato del nome comune (cielo). Quando ho deciso di aprire il blog, WordPress mi ha rifiutato “Tenger”, così ho optato per una N in più, che tanto non era blasfemia se storpiavo il nome comune 😉

  5. Proprio ieri mi accapigliavo su um gruppo fb con un ragazzo che diceva che la battaglia dei bastardi era fatta benissimo, e io lì a dire tutte le cose che hai detto tu.
    La cosa più assurda di tutte, che veramente mi ha fatto cadere le braccia, è stata l’inutilità del gigante.
    Cazzarola, se si fosse messo a saltellare e correre in mezzo ai nemici con un tronco in mano avrebbe sbaragliato da solo più di mezzo esercito. Eccheccaz. E poi, messo lì in prima linea fra gli altri soldati a fare cosa, che la linea si infrange con tutto quel vuoto che gli si fa attorno?
    E quelle freccine che gli fanno, lo agopunturano a morte? E intanto i fessi stanno a guardare: “interveniamo? Non interveniamo? Io non c’avrei tutta sta voglia… Oh, ma perché, ché sta succedendo qualcosa?”
    Idem la scena di Rickon.
    Gli arcieri di snow hanno ramsey a tiro, il gigante poteva fare quattro salti in padella e spiaccicarlo ma no, stanno lì a guardare i due fessi che fanno quella mega figuremmè: uno piange e corre, l’altro corre e piange. Olè. Mah.

    • Dai tempo al tempo. Con Lo Hobbit è stato uguale: appena uscito guai a chi lo toccava. Poi la faccenda ha iniziato a scemare. Tra un paio d’anni sarà passata la sbornia dei bastardi. Con Star Wars l’Abbiocco della Forza sarà lo stesso. La gente ha bisogno di tempo per rendersi conto che il babbà candito con zollette di zucchero incastonare era, alla resa dei conti, tagliato nella gommapiuma 😀

  6. Pingback: Terzo anniversario: tre anni di pedanteria e percosse – Fortezza Nascosta

  7. “Comunque, mentre Gianni se ne va in giro invulnerabile a cavalli e tizi, i Boltons decidono di tirare altre frecce. Su un mischione? Perché? Ok che Ramsay è tanto kattyvo, ma falciare i propri cavalieri è da fessi e basta!”

    Ma questo invece è nel personaggio. Poco prima infatti ser Davos dice ai suoi di non scoccare per non colpire i loro. Cambio di scena su Ramsay che dà l’ordine opposto. La sequenza mostra che quest’ultimo è talmente folle da non curarsi minimamente nemmeno della sorte dei suoi uomini più costosi, o di non rendersene conto (forse perché innervosito da John Snow, che aveva già anticipato che voleva provocarlo per indurlo a errori?).

    Piuttosto, al gigante quel che serviva non era tanto un tronco, ma un qualche tipo di scudo gigante con cui caricare come un ariete la formazione nemica senza subire frecce e punte di lancia.

    • Per prima cosa mi scuso tantissimo per aver lasciato il tuo commento nel limbo per così tanto tempo! E’ un periodo frenetico è mi sono scordata di controllare i messaggi, chiedo venia!

      Quanto all’infrecciare i suoi, non sono d’accordo. Ramsay guadagna la fedeltà di alcuni capi del Nord grazie alla sua astuzia, abilità tattica e audacia (qualità che ha così in abbondanza da offuscare il fatto che è un misero bastardo agli occhi dei Lords settentrionali). Tirare frecce sui tuoi propri guerrieri scelti non è audace, o astuto, o crudelmente abile. E’ stupido e basta. Narrativamente è un modo pigro per puntare il ditino e dire “guardate com’è cattivo rispetto ai buoni!”. Il tipo ha appena assassinato un bambino e va a caccia di cameriere per sport: abbiamo capito che è cattivo! Il bello del personaggio non è il fatto che sia un sadico (anche Gregor Clegane è un sadico, e non solo lui), ma il fatto che sia un sadico intelligente, il che ne fa un antagonista pericolosissimo.
      Se gli fai compiere scelte idiote come infrecciare i suoi, non fa più paura. Perché non è più l’avversario malvagio ma astuto, audace e abile, bensì l’ennesimo caprone che carica alla cieca perché sì.
      Peraltro, come sarà andata la riunione di stato maggiore nei giorni precedentei?
      Lord Umber: “Ma se Jon Snow carica, come vogliamo che carichi, che si fa?”
      Ramsay: “Boh, tiriamo a caso nel mischione.”
      Lord Umber: “Ma così tiriamo sulla nostra stessa cavalleria.”
      Ramsay: “Nessuno se lo aspetterebbe, no?”

      C’è da dire che la storia militare è piena di decisioni del tutto ad glandus segugi. Ho avuto il (dis)piacere di leggere un verbale di una riunione di Mussolini coi suoi generali, in cui il DVCE argomentava qualcosa del tipo: “Non servono gli allarmi antiaereo perché tanto qualcuno con l’udito fino ci sarà, no? E darà l’allarme a tutti, no?” (LOL)
      Il problema è che la narrativa non è realtà: a differenza della realtà, la narrativa (in termini generali) deve avere SENSO. Raccontiamo storie apposta: per dare un senso. Ergo “ma è successo davvero” non è necessariamente una buona scusa.
      In secondo luogo Mussolini era un fesso, mentre Ramsay ci è stato presentato finora come un uomo marcio fino al midollo, ma per nulla scemo.

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